Nel 2023 la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane ha registrato una contrazione del-17,2%, mantenendo un trend negativo per tutti i 12 mesi dell’anno. (Fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie EURISC). In questo contesto va tenuto conto che molte famiglie sono state spinte dal progressivo innalzamento dei tassi di interesse a richiedere la surroga.
IMPORTI, DURATA E FASCE D’ETÀ
L’importo medio richiesto è rimasto stabile e anche nel 2023 la fascia preferita dalle famiglie italiane è quella compresa tra i 100.000 e 150.000 euro, con un 29,5% del totale. A seguire, troviamo la classe di importo 150.000-300.000 euro con una percentuale del 25,9%; mentre quasi il 40% ha richiesto importi fino a 100.000 euro. Solo il 5,1% supera i 300.000 euro.
Oltre 8 richieste su 10 prevedono dei piani di rimborso superiori ai 15 anni, quindi con una rateizzazione molto lunga, per non appesantire il bilancio familiare. Per quanto riguarda invece le fasce d’età vediamo che oltre il 60% di chi ha richiesto un mutuo ha tra i 25 e i 44 anni, mentre il 33,3% è composto da chi ha tra 45 e i 64 anni.
“Dopo la battuta d’arresto che ha caratterizzato l’anno appena concluso, si prevede un progressivo miglioramento del potere di acquisto delle famiglie, che porterà a una ripresa generalizzata della domanda e di conseguenza anche delle richieste di mutui immobiliari. I fattori a sostegno del comparto saranno da un lato la componente green e dall’altro una situazione di stabilità dei tassi che, seppur nella fascia medio-alta, contribuiranno a far programmare le spese familiari di lungo periodo con maggiore serenità” – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.