Durante le feste natalizie fino alla Befana la maggior parte delle persone si ritrova in famiglia. Il luogo principe di questo periodo dell’anno è la casa.
Si va a fare visita ad amici e parenti, si portano regali e auguri, si gioca a carte. I bambini sono presi dai nuovi giocattoli trovati sotto l’albero. Si allungano le tavole, che sono costantemente imbandite di dolci, delizie culinarie e addobbi natalizi.
In questo periodo la casa è spesso il fulcro della festa, anche se, per chi sta pagando il mutuo, quest’anno è proprio la casa a destare non poche preoccupazioni per le rate sempre più salate.
Secondo un’indagine svolta da mUp Research e Norstat per Facile.it, sono state infatti quasi 200 mila le famiglie che nel 2023 non sono riuscite a onorare una o più rate del mutuo. Specialmente se il contratto stipulato con la banca prevede un tasso variabile.
Proprio l’aumento degli interessi ha spinto chi si è trovato in difficoltà col pagamento delle rate a cercare soluzioni alternative. A partire dalla richiesta di rinegoziazione con la banca, che però non sempre va a buon fine, anche perché gli istituti di credito non hanno alcun obbligo ad accettarla. Per questa opzione ovviamente è consigliabile muoversi con largo anticipo perché il rischio che si corre è che i beni ipotecati, che spesso sono case date in garanzia per la restituzione dei soldi prestati, finiscano all’asta.
Secondo l’indagine di Facile.it il 21% di chi ha un tasso variabile ha ammesso di aver rinegoziato le condizioni del contratto di mutuo con la propria banca.
Il 27,9% ha sottolineato che il tentativo di rinegoziazione non è andato a buon fine.
La seconda opzione praticata dagli italiani per far fronte agli effetti dell’inflazione sul loro mutuo è la surroga. Ovvero il trasferimento, gratuito, del contratto verso un’altra banca. Secondo la ricerca, il 7% degli italiani con mutuo a tasso variabile si è attivato in tal senso. Ma è stata alta la percentuale di chi non è riuscito a portare a termine l’operazione. Parliamo del 24,3%.
Il 6,4% invece ha estinto parzialmente il mutuo e il 4% ha allungato la durata del finanziamento.
Quasi la metà di chi ha un mutuo a tasso variabile ha comunque dichiarato che potrebbe avere in futuro seri problemi con i pagamenti se non dovessero calare in breve tempo i tassi di interesse.
Ma probabilmente per questo bisognerà pazientare almeno fino all’inizio dell’estate.
Sempre secondo gli esperti, infatti, il calo dell’importo delle rate dei mutui dovrebbe iniziare dalla seconda metà del prossimo anno.
E quindi ci auguriamo tutti che il 2024 possa essere vissuto con maggiore serenità da chi ha contratto un mutuo per l’acquisto della casa.