Probabilmente i più giovani non possono ricordare quando in Europa ogni Stato aveva una moneta differente. E la parola lira, per loro, ha forse poco significato o comunque è considerata obsoleta, un modo di dire e nulla più. Ma chi ha più di 25 anni ricorderà bene il passaggio all’euro, la moneta unica europea. Ancora oggi è un argomento che riscalda gli animi. Sintetizzando molto possiamo dire che c’è chi la benedice per aver dato stabilità e chi la maledice per un cambio all’epoca considerato poco favorevole.
Il processo che portò alla realizzazione dello storico obiettivo di una moneta unica europea fu anticipato da una lunga fase preparatoria che culminò il 1 gennaio 1999, quando l’euro vide la luce nei dodici Paesi dell’Ue che per primi adottarono la nuova valuta. All’inizio era virtuale e utilizzata solo per scopi contabili e pagamenti elettronici. Le banconote e le monete vere e proprie arrivarono tre anni più tardi, il 1 gennaio del 2002.
Il nome “euro” fu adottato dal Consiglio europeo di Madrid del dicembre 1995. Il simbolo speciale creato (€) è ispirato dalla lettera greca epsilon e da una versione stilizzata della lettera E.
Attualmente l’euro è usato da 20 dei 27 Stati dell’Ue aderenti all’Unione economica e monetaria (UEM). L’ultima nazione ad aver adottato l’euro è stata la Croazia il 1º gennaio 2023.
Considerando i vari Paesi che la utilizzano, la moneta unica interessa direttamente oltre 480 milioni di persone nel mondo.
Sono 7 gli Stati membri Ue che non adottano l’euro: Polonia, Svezia, Danimarca, Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Bulgaria. Anche il Regno Unito, finché è stato membro (dal 1973 al 2020), aveva mantenuto la sua sterlina britannica. Tutti gli Stati diventati membri dopo il 1992 sono invece vincolati ad adottare l’euro quando raggiungono i parametri macroeconomici richiesti.
L’euro è amministrato dalla Bce e dal Sistema europeo delle banche centrali. Ad ottobre 2023 la Banca centrale europea ha avviato la sperimentazione, prevista per due anni, dell’euro digitale. Si tratta di una moneta completamente dematerializzata che consente di effettuare pagamenti istantanei in tutta l’eurozona senza i costi dell’intermediazione bancaria.