Nell’ultimo Rapporto realizzato dalla Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, si evidenzia che “Nel 2021 in Italia è aumentato l’interesse verso le cripto-attività, come mostrato dalla crescita del numero di ricerche effettuate sul web di termini a esse associate”.

Roma tra le città più crypto friendly

Acquistare beni e servizi pagandoli in criptovalute, ad esempio, sta diventando sempre più facile, tanto che la Fast Private Jet, società specializzata nella business aviation, nella classifica delle città più crypto friendly d’Europa, pone Roma al quarto posto.
Un campo decisamente affascinante che però porta con sé anche una buona dose di rischi se il contesto in cui si esprime presenta arretratezza digitale e finanziaria, soggetto quindi per sua natura al proliferare dei cyber attacchi.
Il rapporto della Consob avverte: “all’accelerazione della digitalizzazione si associa, tra le altre cose, l’intensificarsi del rischio cibernetico e la necessità di innalzare le competenze digitali e la consapevolezza degli individui sulle caratteristiche e sulle modalità di mitigazione del fenomeno”.

In Italia il rischio è molto alto

Nel nostro Paese il grado di digitalizzazione finanziaria è piuttosto basso.
Il Cyber Risk Literacy and Education Index, elaborato dall’Oliver Wyman Forum fornisce un quadro sintetico del grado di preparazione di alcuni paesi alla gestione del rischio cibernetico. Secondo tale indice, l’Italia si colloca al trentunesimo posto nell’ambito delle 50 economie analizzate, al di sotto della media dell’Eurozona e di tutti i maggiori paesi dell’area”.

Europa e Stati Uniti verso una regolamentazione

Per mitigare i rischi, proprio in questi giorni, le istituzioni, sia europee che statunitensi, si stanno concentrando sulla necessità di tracciare una regolamentazione delle cripto-attività.