La Cina e l’India sembrano mandare in fumo, non solo metaforicamente, i buoni propositi della conferenza sul clima Cop26 (Conferenza delle Parti).
Mentre i grandi della terra si riuniscono a Glasgow per cercare di contenere il global warming, le due super potenze maggiormente responsabili dell’inquinamento snobbano l’evento e tirano dritto.
La pandemia che aveva per circa un anno fermato gli uomini, le aziende e le macchine, che aveva fermato il mondo intero rinchiudendolo forzatamente dentro casa, aveva dato un attimo di respiro alla Terra.
Ma oggi sappiamo che per quel che riguarda l’inquinamento sta svanendo l’effetto dei lockdown e la CO2 è tornata ai livelli record pre-Covid.
La svolta ecologica non è indolore e a tutti è richiesta una forte assunzione di responsabilità e azioni concrete. Da parte di governi imprese e singoli cittadini. Perché l’inquinamento non ha confini, non lo fermi con un muro, né con una dogana. Siamo tutti sulla stessa Terra e non ne abbiamo un’altra.
Speriamo che questo impegno a ridurre l’inquinamento non sia tutto fumo e niente arrosto.